“Parole” è un mensile radiofonico di ecologia politica.

La trasmissione di Anna Torre e Damiano Parducci è realizzata in collaborazione con POE – Politics Ontologies Ecology.

In ogni puntata, in onda su Radio Onda d’Urto l’ultimo sabato del mese, dalle ore 12 alle ore 12.30, una parola chiave guiderà una riflessione a più voci sul modo in cui le nuove forme di conflitto socio-ecologico stanno cambiando il mondo.

Puntata 1 – Vita

L’esasperazione dei processi attraverso cui il capitalismo estrae valore dalla vita sta producendo forme sempre più estreme di crisi, ma emergono anche nuovi conflitti e forme di opposizione che considerano il vivente un campo di costruzione di un percorso politico di liberazione.

Dialogo tra Salvo Torre e Alice Dal Gobbo

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Puntata 2 – Ecofemminismo

L’ecofemminismo rappresenta un campo di intersezione tra differenti lotte che stanno attraversando il pianeta. Dalla riformulazione del femminismo europeo, alla costruzione delle nuove comunità latinoamericane, la questione del vivente si ripropone anche ai movimenti sociali come nodo centrale della costruzione di una società futura.

Nella puntata andata in onda su Radio Onda d’Urto sabato 18 maggio 2019 un’intervista a Stefania Barca sulla storia e sulle prospettive dell’ecofemminismo rispetto alle proposte politiche che sta avanzando in più campi.

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Puntata 3 – Valore

Il valore è una categoria fondamentale per la comprensione del funzionamento del sistema capitalistico e la relazione tra lavoro e valore è ancora un luogo in cui si può determinare un conflitto per il mutamento sociale.
Il modo in cui la biosfera è stata inserita nel sistema della produzione di valore è anche una delle questioni centrali per comprendere la crisi ecologica e per costruire alternative al capitalismo.

Dialogo tra Maura Benegiamo del Collège d’études mondiale – FMSH di Parigi e Emanuele Leonardi del CES dell’Università di Coimbra.
Interventi dellla Xarxa Eco, collettivo di Tarragona
Passi da un racconto di Erika Comina, dalla racolta La montagna nel cuore

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Puntata 4 – Mondo

Le modalità con cui il sistema capitalista si riproduce condizionano l’intera realtà in cui viviamo. I rapporti sociali di produzione hanno costruito il mondo negli ultimi secoli ne hanno definito i limiti e condizionato l’evoluzione. La nostra quotidianità si sviluppa in una realtà ormai costituita da relazioni economiche e forme di mercificazione di tutto ciò che esiste. Il mondo fabbrica di se stesso è però uno spazio in cui la contraddizione tra capitale e vivente diventa sempre più problematica.

Dialogo tra Alice Dal Gobbo e Salvo Torre di POE

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Puntata 5 – Limite

La categoria di limite è riemersa all’interno del dibattito scientifico e politico degli ultimi decenni come una novità assoluta, in grado di modificare in modo sostanziale la comprensione della crisi attuale e della storia del capitalismo. Ripensare il limite e le sue connotazioni è essenziale a ridefinire i principi di funzionamento della società umana.

Dialogo con Luigi Pellizzoni

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Puntata 6 – Migrazioni

Strano tempo il nostro, in cui il semplice atto di attraversare un confine assume significati diversi e si carica anche di un forte valore politico e conflittuale. Le migrazioni contemporanee sono lo specchio di una grande trasformazione planetaria, che coinvolge la fine dello stato nazione, l’idea di cosa possa essere la sovranità, i riflessi dei mutamenti ambientali epocali, la formazione di soggettività politiche e l’eredità coloniale. Le migrazioni portano alla luce tutti i livelli di sfruttamento e i vari conflitti che ancora disegnano i contorni del potere globale.

Conversazione con Marco Armiero, direttore dell’Environmental Humanities Laboratory del KTH Royal Institute of Tecnology di Stoccolma e presidente della European Society fo Environmental History.

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Puntata 7 – Liberazione

L’elaborazione di un’idea originale di liberazione è legata alla ricerca di forme rivoluzionarie di cambiamento della società, di costruzione di mondi differenti.
L’esperienza del confederalismo democratico del Rojava sembra aver riassunto buona parte del dibattito moderno sull’idea di liberazione e sulla necessità di costruire un mondo nuovo, da cui siano assenti le forme del dominio patriarcale. Bisogna partire anche dalle rielaborazione delle riflessioni sull’ecologia della libertà e sulle forme della politica, realizzate all’interno dell’esperienza di un popolo senza Stato, per comprendere a fondo cosa rischiamo di perdere. 

In questa puntata conversazioni con: Gea Piccardi – Centro de Estudos Sociais di Coimbra, Erol – Uiki, Metin – Comunità kurda amiatina,  Salvo Torre – POE (Politics Ontologies Ecology)

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Puntata 8 – Ecologia-mondo

L’Ecologia-Mondo è una prospettiva di lettura critica del mondo che parte dal presupposto che il sistema capitalistico non sia solo un regime economico, ma anche un regime ecologico.

Proposta per la prima volta come interpretazione da Jason Moore, parte dal presupposto che sia necessario superare il dualismo tra società e natura e si concentra sull’idea che il Capitalismo abbia prodotto una specifica forma di natura a basso costo per poter sostenere i processi di accumulazione.

Manodopera, cibo, lavoro di cura e persone sono state trasformate in prodotti ‘cheap’, a basso costo e poco importanti, per produrre grandi profitti.

Dialogo con:
– Yoan Molinero, CSIC Madrid
– Gennaro Avallone, Right City Lab, Università di Salerno

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Puntata 9 – Lavoro

La quotidianità degli esseri umani e di miliardi di altri animali è scandita dalle pratiche produttive che tengono in piedi le relazioni fondamentali del nostro sistema sociale.
Il lavoro è stato al centro del dibattito sul funzionamento della nostra società e sulle idee di trasformazione sociale degli ultimi secoli.
Oltre ad essere ciò che materialmente ha trasformato la biosfera e costruito il mondo attuale è una parte essenziale del dibattito su cosa possa definire gli esseri umani nella loro relazione col mondo. Definire cosa sia diventato, oggi, rimane un passaggio fondamentale per la comprensione del mondo.

Dialogo con:
– Emanuele Leonardi del CES dell’Università di Coimbra
– Alessandra Spano dell’Università degli studi di Catania
– Salvo Torre di POE (Politics, Ontologies, Ecologies)ù

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Puntata 10 – Decolonizzare

La storia della modernità capitalista inizia insieme alla colonizzazione del pianeta. L’esperienza coloniale è stata una lunga e violenta forma di dominio che ha dato un preciso volto al nostro mondo, ha ridefinito la forma della società, ha costruito le gerarchie che hanno sostenuto le forme del potere negli ultimi secoli.
La colonizzazione non si è conclusa con la fine delle istituzioni coloniali, permangono le forme del dominio e le gerarchie che lo hanno sostenuto, superarle rappresenta una delle grandi sfide per il mutamento sociale.
Dalla decolonialidad al femminismo decoloniale, le aree di pensiero che propongono percorsi per ridisegnare il mondo sono sempre più presenti nei movimenti sociali e nel dibattito scientifico.
Dialogo con:

– Maura Benegiamo, College d’étude mondiale – FMSH di Parigi
– Alice Dal Gobbo, Università di Trento
– Salvo Torre, POE

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Puntata 11 – Corpo

Confine dell’identità e luogo dell’accumulazione, spazio di sfruttamento estremo e campo di conflitto, il corpo riemerge con forza nelle dinamiche politiche e di liberazione, si configura come nodo delle strategie di dominio e come categoria ancora negata. Trasformare il corpo da elemento della strategia dell’accumulazione a luogo di resistenza è però un processo che coinvolge grandi categorie politiche e filosofiche, comporta un mutamento di enorme portata, riconfigura presenze e scompagina i ruoli sociali.
Come si può riconfigurare la presenza del corpo delle donne al di fuori delle dinamiche di potere patriarcale?
Come si può diventare corpi resistenti?
Dialogo con:
– Alice Dal Gobbo, Università di Trento
– Jessica della Rete Jin Milano

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Puntata 12 – Estrattivismo

Estrattivismo è un termine che si è imposto negli ultimi decenni nel dibattito internazionale per definire la nuova ondata di accumulazione basata sulla diffusione e sull’inasprimento dei processi di estrazione. Frutto di una tendenza storica del sistema, l’estrattivismo è diventato una forma dell’organizzazione delle relazioni tra comunità umane e biosfera, ha ristrutturato le relazioni interne alla società ed è giunto a definire una fase della storia del capitalismo. I processi di estrazione comportano però anche grandi conflitti sociali.

Dialogo con:

– Raúl Zibechi. Scrittore, giornalista
– Salvo Torre, POE
– Maura Benegiamo, Collège d’études mondiales di Parigi